Startup è un termine relativamente nuovo che indica un’azienda giovane che lavora con modelli di business con alto potenziale di crescita del fatturato.
Molto spesso le startup vengono finanziate da investitori che decido di investire perchè riconoscono appunto il potenziale di crescita della startup stessa.
Di seguito elenchiamo le definizioni che 14 fondatori danno per il termine Startup.
Ayah Bdeir
Fondatrice di littleBits:
Credo che per lanciare una Startup sia fondamentale avere una nuova idea: un prodotto, un business model… non ha importanza cosa sia; l’importante è che sia innovativo. Ovviamente ci sono in gioco anche altri fattori: le risorse a disposizione, il budget, il team etc… Ci sono tantissime varianti, ma credo che la più importante rimanga la capacità di essere innovativi. Mi è capitato di discutere con gli organizzatori del Makerfaire riguardo le Startup: secondo loro un’azienda con un’entrata annua superiore ad 1 milione di dollari non è più considerabile una Startup. Per me, non è questione di entrate annue; le startup sono quelle che hanno risorse limitate. Sono quelle che osano oltre le loro risorse. È fondamentale il ruolo che gioca la creatività. Se non avete più bisogno di essere creativi per bypassare la vostra mancanza di risorse, allora non siete più una Startup.
Iqram Magdon-Ismail
Cofondatore di Venmo:
Un gruppo di persone che lavorano insieme per raggiungere un obiettivo comune, il più delle volte in un tempo limitato: Ecco cos’è una Startup.
Rob May
Amministratore Delegato di Backupify:
Potreste definire una Startup come un nuovo prodotto sul mercato, con meno di 50 persone ed intenzionato a crescere esponenzialmente sul mercato.
Pat Phelan,
Cofondatore di Trustev:
Credo sia importante per una Startup studiare tutti i dati che ci permettono di capire le esigenze del mercato. In questo modo possiamo indirizzare i nostri investimenti in accordo con ciò che il mercato richiede. Una volta individuato il problema che si vuole risolvere, tutto sta nella rapidità con cui si reindirizzano le proprie risorse.
Dave Gilboa e Neil Blumenthal,
Cofondatori di Warby Parker:
Una Startup è una società che si impegna a risolvere problemi la cui soluzione non è ovvia e il successo non è garantito”. Una società non è più considerabile una Startup quando “inizia ad essere reattiva più che propositiva – quando gioca più in difesa che in attacco. Questo cambiamento si verifica quando una società punta più a preservare quello che ha già raggiunto piuttosto che cercare di creare qualcosa che non è ancora stata ideata.
Ariel Garten,
Cofondatrice e Amministratore Delegato di InteraXon
Sai di essere una StarUp quando partendo in piccolo riesci a crescere puntando su una grande idea. Spesso, la grande idea è qualcosa di così fuori dal comune da attirare le attenzioni degli investitori più visionari. Una volta un mentore mi disse che una Startup è semplicemente una serie di esperimenti che prima o poi porteranno ad un risultato.” “Secondo Trevor, il mio cofondatore, il fatto che abbiate bisogno di manager per gestire i vostri manager significa che vi siete emancipati dallo status di StartUp. Un altro modo per capire se siete ancora una StartUp è vedere gli effetti che la mancanza di uno dei fondatori ha sulla vostra società. Se ne risente, potete ancora considerarvi una StartUp; se invece no, allora vi state emancipando
Daniel Roubichaud,
Fondatore di PasswordBox
Secondo la mia esperienza, il fondatore di una Startup deve essere un tuttofare che riesce a seguire la propria idea attraverso tutti i suoi eventuali cambiamenti. La verità è che l’essenza della Startup non è nella struttura o nelle persone che ne fanno parte, ma è nella passione che queste investono nell’idea.
Adora Cheung,
Cofondatrice di Homejoy
La Startup è uno state of mind. È quando le persone scelgono di entrare a lavorare nella tua società rinunciando a qualsiasi certezza per investire in un’idea che promette un enorme impatto sul mercato.” “Una società non è più una Startup quando ci sono tante certezze nella gestione dell’impresa.
Matthew Salzberg,
Cofondatore di Blue Apron
Penso che essere una Startup sia più una questione di mentalità. Per me l’essenza sta nell’energia che scaturisce dal credere fortemente che qualunque cosa sia possibile. Se è tutta una questione di approccio mentale, allora credo che essere una Startup non c’entri nulla con gli anni o con quanto sia cresciuta l’azienda. Ma è ovvio che con il passare degli anni e l’assunzione di nuovi dipendenti è sempre più difficile mantenere questo tipo di approccio.
Daniella Yacobovsky e Amy Jain,
cofondatrici di BaubleBar
Non c’è una formula per il successo di una Startup, ma è la combinazione di diversi fattori. Come ideatori di un nuovo prodotto ci sono alcune domande che vi troverete a ripetervi costantemente – le persone compreranno il mio prodotto? Riuscirò a convincere le persone giuste a credere nel mio progetto? C’è un’energia particolare che si diffonde tra le persone che si appassionano ad uno stesso progetto. Non che le grandi aziende non abbiano energia, ma quando fai parte di un piccolo progetto, di un piccolo team che lavora insieme, si genera una forza incredibile.
J Sider,
Amministratore Delegato e Cofondatore di BandPage
Sider definisce una Startup come:
Completamente incerta sul proprio futuro. Appassionata. Giovane. Innovativa. Si assume degli enormi rischi. La Startup è un sentimento. Puoi percepirlo subito quando entri in una delle stanze di una Startup. Senti la forte energia… la spinta. Ci sono moltissime aziende che sono cresciute e nonostante questo continuano a considerarsi delle Startup.
Edward Saatchi,
Cofondatore di National Field
Secondo Saatchi, quello che definisce una Startup è la speranza.
Lavorando per la prima campagna elettorale di Obama ho imparato un aforisma che mi piace moltissimo: la speranza non c’entra con l’ottimismo. La speranza non è quella cosa che ti fa credere che tutto si risolverà nel modo giusto, ma è la consapevolezza che quella cosa sia giusta a prescindere da come andrà a finire.
La speranza è quello di cui si nutre una Startup.
Russell D’Souza,
Cofondatore di SeatGreek
Si smette di essere una Startup quando le persone non credono più che la propria idea abbia un impatto. Occupo gran parte del mio tempo a chiudere collaborazioni tra aziende ed è facile individuare quelle che continuano ad investire nelle loro idee e quelle che invece non ne hanno alcun interesse. Non è il numero di dipendenti a indicare che una società non è più una Startup, ma è la mancanza di fiducia nella propria idea; è quando non si crede più di poter di raggiungere il successo.
Gino Zahnd,
Cofondatore e Amministratore Delegato di Cozy:
Non sono molto legato all’etichetta “Starup”, ma ci sono diversi elementi che ci fanno capire quando una società non rientra più in questa definizione. Ad esempio se intendete quotarvi in borsa forse non potete più considerarvi una Startup. Conosco, però, tantissime aziende che, sebbene siano cresciute, sono comunque ancora considerabili delle Startup. Noi di Cozy non ci consideriamo più una Startup. Siamo un’azienda che offre un nuovo servizio finanziario nel settore immobiliare ed essendo questo il nostro obiettivo è ovvio che è in base a questo che operiamo le nostre scelte e prendiamo le nostre decisioni.